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Lazio

AVATAR LAZIO

Roma,

Comunicato n. 03/10 In allegato la locandina mettiamoci la loro faccia

 

E’ stata questa una settimana decisiva, densa di avvenimenti dai risvolti per certi versi inquietanti (e comunque ampiamente prevedibili), che sicuramente lascerà il segno sulla vita stessa dell’Istituto e sul prosieguo di ogni attività. Ma procediamo con ordine.

Le avvisaglie su quanto sarebbe accaduto, in realtà scientificamente preordinato, già si sono avute lunedì 01/02 quando l’amministrazione ha respinto senza por tempo in mezzo la richiesta di concertazione unitaria sul nuovo modello organizzativo presentata sul tavolo nazionale. E ciò in applicazione dell’art. 34 del decreto legislativo 150/2009 che ora prevede la sola informativa anche in materia di organizzazione degli uffici e sulla gestione dei rapporti di lavoro. Insomma, il nuovo che avanza. Col messaggio già pronto.

La successiva informativa di martedì 02/02 sul tavolo regionale ha precisato i caratteri distintivi ed i limiti temporali riguardanti l’avvio della fase di sperimentazione prevista (che fortuna!!!) nella sede di Frosinone, scelta per la disponibilità del direttore alle innovazioni. Il tutto naturalmente col bando già pronto. Nel corso della riunione si sono incredibilmente riaffacciati i fantasmi degli emoticons e open day, nonostante il palese fallimento registrato da entrambe le sperimentazioni lo scorso anno. Ma non c’è tempo.

Il tavolo tecnico sul front office di mercoledì 03/02 in sede regionale registra ancora un dato significativo. Sulle 37 postazioni presenti (19 sedi + 18 agenzie), solo un terzo in realtà ha partecipato alla precedente ricognizione. L’obiettivo perciò resta quello di elaborare una proposta degna di questo nome, che tenga innanzi tutto conto di ciò che accade ogni giorno ai nostri sportelli. Condivisibile al momento resta solo la formazione

La fase formativa svoltasi a tamburo battente in 2 edizioni a Frosinone giovedì 04/02 (e dalla quale è stato stranamente escluso il personale delle agenzie), pur basata sulle sole esigenze normative e sui risparmi di gestione, è stata senza dubbio interessante e degna di nota. Ma la piattaforma tecnologica e procedurale è ancora in alto mare.

Di corsa, nel sistema virtuale che di fatto si sta ad arte creando (come le chat, i vari forum, face book, ecc.) non c’è che la rappresentazione digitale di chi sta visitando un ambiente. Senza la possibilità di pensare e, men che meno, di ragionare. Nello stesso tempo ad un privato vengono ceduti i diritti ad accedere a tutte le directory ed ai file.  

Mentre l’orripilante mostro (a due o a tre teste?) si ritaglia oggi un posto da comparsa nella peggiore scenografia brunettiana, spacciando gli emoticons per una opportunità e l’open day per un’occasione (entrambe da non perdere e nell’interesse del personale!!!), con una serie di semplici informative ci stanno in definitiva cambiando pelle, senza che neppure ce ne accorgiamo.

Benvenuti nel mondo degli avatar o replicanti senza cervello.

 

Coordinamento regionale RdB INPS Lazio