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Lazio

A PROPOSITO DI SPRECHI

Roma,

Comunicato n. 08/10

 

In questi giorni, in alcune sedi della regione, si sta provvedendo in maniera defilata ad applicare la strumentazione necessaria per rendere poi funzionanti gli “emoticons” al fine di rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza sui servizi da noi erogati.

Per accontentare il ministro contro la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, essi vengono introdotti nella variante più becera e mortificante, vale a dire con il sistema one-to-one che prevede un apposito schermo direttamente collegato al computer dello sfortunato sportellista di turno.

Tutto ciò, manco a dirlo, con uno spreco incredibile di denaro pubblico (basti pensare che il fondo destinato oggi dal Dipartimento della Funzione Pubblica a questa colossale idiozia ammonta complessivamente a 1 milione 500.000 euro, suddiviso semestralmente in 3 tranche a partire dalla primavera dello scorso anno), mentre nelle sedi non ci sono i soldi per garantire il regolare servizio della posta, nei nostri bagni manca il sapone, nelle stampanti manca il toner e perfino la carta viene distribuita col contagocce.

Per la verità, non tutte le sedi hanno inteso restarsene con le mani in mano e, magari, ringraziare per la “grossa opportunità” ricevuta. Nel Lazio infatti sono salite a quattro le sedi che hanno rigettato senza perdere tempo questo sciagurato progetto “vetrina”.

L’ufficio propaganda dell’Istituto, non sapendo a che santo votarsi e per giustificare in qualche modo la necessità (???) di estendere comunque il progetto, si è preoccupato di fornire i dati relativi alla rilevazione (il 93% favorevole, ma solo il 14% dell’utenza ha in realtà preso parte al voto), mentre a livello regionale ci si è affrettati a sostituire subito le sedi ribelli, che non avevano evidentemente compreso la portata di questa “occasione” da prendere al volo, con altre sedi. I dati più recenti testimoniano poi che la partecipazione si è di fatto dimezzata. Insomma, l’ennesimo fallimento. Iper pagato. La fantasia del nostro apparato dirigente, tuttavia, non ha limiti e, giusto per essere servili fino in fondo, sta ora provvedendo a far installare ridicoli cartelloni pubblicitari 70 x 100, volantini esplicativi a tappeto e finanche vetrofanie colorate!!!  Proprio non sanno più che inventarsi, per assolvere il loro compito di totale asservimento al potere.

Tutto ciò sarebbe semplicemente ridicolo, se non avvenisse in un momento in cui è in atto un vero proprio smantellamento del nostro Ente previdenziale, mentre anche nella ipotesi CCNI 2009 dei dirigenti (pag. 4 comma 3) si parla espressamente di “risultati da conseguire in termini di qualità dei servizi resi all’utenza, tramite dette rilevazioni”.           

Come si faccia ancora oggi a parlare di “risparmi di gestione” se poi ci si incaponisce a buttar via i soldi dei cittadini utenti in questo modo, resta francamente un mistero.

 

Coordinamento regionale RdB INPS Lazio