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FONDO DI ENTE 2009: FIRMATO! RIASSETTO SEDI TERRITORIALI: RESPINTO!

Nazionale,

Comunicato n. 45/09 In allegato i verbali d'intesa

 

FONDO DI ENTE 2009: FIRMATO!

 

Nel pomeriggio di ieri abbiamo sottoscritto l’ipotesi di costituzione del Fondo di Ente 2009, che ora passerà al vaglio degli organi di vigilanza e, soprattutto, della Ragioneria Generale dello Stato, che dovrà esprimersi sull’entità delle forme di finanziamento del Fondo.

 

I nostri detrattori ci saranno rimasti male quando avranno visto la firma della RdB sull’accordo, ma abbiamo agito con la serietà e la concretezza di sempre, consapevoli delle enormi difficoltà del momento e del risultato ottenuto dopo un anno di battaglie e di scioperi contro l’attacco alla dignità ed ai salari dei lavoratori pubblici. Certo non si può parlare di risultato positivo in assoluto, perché dobbiamo scontare un rinnovato blocco delle assunzioni ed un parallelo aumento dei carichi di lavoro, oltre a minori risorse economiche per la contrattazione integrativa. Ci sembra che ai lavoratori dell’INPS si siano chiesti fin troppi sacrifici. Per questo non accetteremo altri interventi di forbice sul Fondo INPS: la firma della RdB-CUB è vincolata alle risorse individuate con l’accordo di ieri.  

 

 

 

 RIASSETTO SEDI TERRITORIALI: RESPINTO!

 

Sempre nel pomeriggio di ieri l’amministrazione ha voluto chiudere per forza un accordo sul riassetto delle sedi territoriali, scaturito dalla Determinazione commissariale N. 140 del 2008, trovando l’assenso di due sole organizzazioni sindacali. Abbiamo più volte manifestato dubbi sulla validità del nuovo modello organizzativo, che punta a trasformare la maggior parte delle sedi attuali in agenzie, facendole diventare fabbriche di servizi. Fin dalla concertazione del dicembre 2008, abbiamo affermato che un eventuale nuovo assetto organizzativo, per essere valido, avrebbe dovuto trovare la più ampia condivisione ed essere fatto proprio dai lavoratori, attraverso percorsi di informazione diffusa e confronto, proponendo una video conferenza generale su tale argomento.

 

L’amministrazione, al contrario, si è chiusa al proprio interno e l’unico confronto vero lo ha avuto con la ditta che lavora “tecnicamente” al nuovo assetto.

 

I momenti di approfondimento sono stati fin qui rari e frammentati. L’accordo di ieri affronta anche questioni, come le posizioni organizzative o l’assetto dell’area informatica, che invece a nostro parere dovrebbero essere inserite nella più ampia discussione all’interno del Contratto Integrativo di Ente.

 

Respingiamo non solo l’accordo di ieri, ma anche quelle fughe in avanti di alcuni direttori regionali, come accaduto in Lombardia con un accordo sconfessato a livello centrale dall’amministrazione e dalle stesse organizzazioni sindacali che a livello periferico lo avevano sottoscritto.

 

Continuiamo a ripetere che c’è bisogno di maggiore dialogo e di maggiore disponibilità all’ascolto da parte dell’amministrazione, se non si vuole andare a sbattere contro un muro.